
La mia Guida è venuta senza attendere che io partissi.
È venuta a dirmi qualcosa che è scritta in Akasha, a leggermi una pagina del mio Registro e a consegnarmi un compito, senza rivelarmi il destino.
Il racconto mi dice di essere me stesso e la Guida mi sussurra una lezione: “non condurre la mente nello spazio sacro del Cuore. Sii finalmente te stesso”.

LA VERITÀ.
“Io sono la via, la verità, la vita”, Giovanni 14,1-12.
La Verità, è una cosa magica, rara, divina e quando diventa verbo compie un miracolo ancor più grande e sfida la parola e le sue menzogne.
La parola mente e spesso, quasi sempre, dissimula, muta e imbroglia, ha un fine che coincide con quello di chi la pronuncia.
È singolare che a scrivere di verità sia chiamato io, maestro di parole e bugie, un millantatore che è stato tradito e in nome della sua ferita ha mistificato il senso delle sue stesse parole e negato la verità ogni volta che si è trovato al suo cospetto.
Eppure la verità guarisce e guarirà anche me.
La parola della verità riesce a comporre in un insieme sospeso l’essenziale, il determinante, ciò che affonda le sue radici nell’essere divino.
Occorrono alcune condizioni, però, perché il miracolo si compia.
La prima è fermarsi, quando la strada si divide davanti ai nostri passi.
In quel momento, siamo immobili e inermi e le bugie non possono aiutarci perché sono un’inutile offesa rivolta a noi stessi.
Può accadere che sia la solitudine a paralizzarci, può essere lo smarrimento, una malattia e il suo dolore, una preoccupazione, la mancanza di denaro, la fine del potere o della posizione sociale e anche la perdita dell’amore e della sua immagine illusoria; è sempre un evento drammatico a interrompere il nostro moto frenetico e lì, sotto le sembianze della punizione più ingiusta o del destino incolpevole, ci attende un’irripetibile occasione.
Possiamo finalmente sbarazzarci di ogni esitazione e scegliere la verità.
La seconda condizione è avere fede, compiere un salto nel buio, affidarsi.
La verità, è custodita così profondamente nel cuore dell’universo che, se l’universo avesse un cuore sarebbe il custode della verità universale.
È celata così gelosamente nel cuore di ognuno di noi che, se ognuno di noi accettasse di ascoltare quel cuore, ogni singola verità sarebbe la verità condivisa da tutti.
Ma noi viviamo da sempre sul lato opposto, abitiamo il versante buio dove la verità non può far giungere la sua luce, perché ci chiederebbe di rinunciare al potere, al denaro, alla sicurezza e anche all’amore come lo conosciamo. Ci impone di pagare un prezzo che – su questo lato del mondo – è inaccettabile.
Ma non ci è permesso di giungere alla fede senza prima essere autentici.
È quello il solo modo che ci è concesso per onorare la vita ed avere rispetto della verità.
Come la verità, anche la fede non è solo una parola e non può essere servita in superficie, ma deve conquistare la nostra anima in profondità e dirigere le nostre azioni nella realtà. Non è, dunque, possibile essere autentici in questo mondo dove la realtà condivisa è partorita, plasmata, educata e addestrata dalla mente; dalla singola mente di ciascuno di noi e dalla mente collettiva che se ne compone.
Il racconto della verità fatto da un bugiardo potrebbe apparire come un paradosso e sembrerebbe contenere una contraddizione insanabile, ma non è così, perché solo chi ha onorato l’immagine pallida e oscura della menzogna, chi lo ha riconosciuto, giunge a quel bivio da cui due strade si dipartono nette e nitide. Fermo, disperato e pronto.
In quel momento, infatti, sopraggiunge la constatazione della grande truffa che vivere all’ombra della mistificazione ha compiuto a danno della vita stessa; lì si può finalmente scegliere la verità e compiere un atto di fede.
La Fede e la Verità sono sorelle gemelle, connesse e complici ed entrambe non possono mancare sul versante luminoso della vita.
L’una è necessaria all’altra e ne diviene lo strumento, il mezzo per condurre quella luce dall’altra parte, su quel lato oscuro dove vive ormai questa umanità.
La Fede è Il varco, il passaggio stretto di ogni uomo e può essere attraversato solo con un atto del tutto irrazionale ed incondizionato nel quale la mente non abbia più alcun credito e perda così ogni suo potere.
La Verità permette di vedere ciò che è, esattamente com’è.
La Fede consegna la certezza che tutto andrà esattamente come deve andare.
Eccomi qui, la mia Guida mi ha condotto davanti alla mia scelta.
La vita mi ha strappato qualcosa e io l’ho difesa fino allo stremo credendola vera. Ho perso quella battaglia e ho compreso che non valeva il sangue versato, ho ricevuto un messaggio da un Angelo e visto il disegno che l’universo aveva in serbo per me; infine, ho accettato quel piano.
Mi sono disfatto di ogni orpello e di troppi bisogni. Ho pensato come un folle, ho agito da audace e sono stato liberato dall’illusione della mente bugiarda.
Nudo e forte, ho ricevuto la mia Fede.
Ora posso sorridere alla tempesta, essere attraversato dal fulmine senza esitare e posso sfidare il giudizio. La Fede si accompagna al sentimento che fa agire il Cuore, al coraggio, e quello rivela gli impostori, sradica il parassita che si nutre delle nostre debolezze e sostiene la perseveranza, sopporta l’attesa, ci rende pronti a dare l’assedio alla vita, all’amore e a resistere fino al nostro ultimo respiro nel loro nome.
Così affilerò le armi del mio potere e pianterò le tende accanto al campo di battaglia. Pregherò e attenderò il momento propizio; leverò le insegne della guerra e non avrà importanza se trionferò o morirò per farlo.
Alla fine troverò le parole per non nuocere e muoverò gli ultimi passi per avanzare e attraversare il varco che si è aperto per me.
Chi mi ha amato davvero capirà e mi lascerà andare per ritrovarmi di là.
Io non ho più paura e ho avuto il mio messaggio: “Sii pronto al passaggio e deciso a raggiungere la Verità”.
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