AMICO MIO (l’ombra…)

ASCOLTA: https://music.youtube.com/watch?v=fiSeayGLFgM&feature=share

Ti vedo, amico mio, correre nell’ombra e credere di vivere nella luce.

Ricordi? Te lo dicevo spesso che luce e ombra esistono insieme e non possono fare a meno l’una dell’altra; eppure sentiamo la necessità di distinguere, di amare la prima e cercarla nella nostra vita come fosse la sola, unica essenza della vita stessa. 

Che bella la Luce, la sua parola, il suo suono, il suo implacabile mettere in chiaro e mostrare ciò che non teme di essere visto.

E che paura, l’ombra e il suo buio, proiettato appena dietro alle spalle dei volti e delle forme così belle che la Luce ha abbracciato quasi per intero. Quasi…

C’è Ombra dovunque ci sia Luce e in mezzo un uomo a dividere solo in apparenza giusto e sbagliato, in una scena che si ripete e ci dice se stiamo vivendo bene e se tutto questo ha un senso.

Quando mi giudicavi e provavi a imitarmi te lo dicevo cosa vedevano i miei occhi: che c’è una guida che ci conduce e noi crediamo di condurre lei, mentre ne assecondiamo ogni capriccio, le volute complicate dei suoi strali al cuore che confondiamo con l’amore. 

Ti spiegavo che la nostra mente ci guida e ci mente. Teniamo il capo giusto del suo guinzaglio e ne sentiamo la forza, le resistiamo e dunque siamo pronti a giurare di avere buone intenzioni. Teniamo forte in mano quel legame e tendiamo la catena con la nostra fiera bene in mostra, guardiamo verso la luce e camminiamo nell’ombra dove lei ci conduce mentre ci illude di essere noi a farlo.

Luce e Ombra, Ombra e Luce, si scambiano di posto facilmente, ma ci vuole coraggio e forza per uscire da quell’abbraccio grigio che ci nasconde e perdona la nostra vigliaccheria, dicendo che è la stessa di tutti e serve.

A vivere, andare avanti e vivere ancora.

Nell’ombra, quindi, si prospera e si cresce, in nome di cose grandi e potenti, denaro, posizione, sesso e potere, facce, maschere e ruoli.

Qui abbiamo amici e che amici.

Li vedo, oggi, affannarsi e rincorrere ciò che io ho insegnato loro a vedere.

Come te, amico mio, che hai diviso le ore spaventose del tradimento e quelle in cui avevi bisogno che ti dicessi che andava tutto bene.

Ti vedo, amico mio che hai consegnato a me le scelte più audaci e pericolose perché ero il più forte e avevo meno da perdere.

Ti vedevo anche quando andavi avanti solo per la forza delle mie braccia e delle gambe puntate in quella direzione che ti faceva paura.

Ti vedevo mentre raccoglievi i frutti delle mia insolenza e del mio volo temerario e ti vedevo nascondere metà di quei tesori nell’ombra che ti serviva per sottrarli alla luce del nostro cammino e della nostra amicizia.

Ti vedo ancora.

Adesso credi di non aver più bisogno della mia forza e della mia incoscienza, adesso senti di essere giunto là dove volevi e dove non saresti mai approdato senza il soffio potente del mio vento.

Ora sei vestito bene e credi di essere speciale perché parli a qualcuno che ambivi a raggiungere quando ti sentivi piccolo e mediocre, e lui ti ascolta, o così credi.

Hai qualcuno con te, che soffia sulla brace del tuo piccolo ego che si crede un grande mago e recita formule alchemiche che hai rubato nei miei quaderni sporchi di polvere, fango e sangue.

Dimentichi che quelli sono i segni della battaglia, del rischio e della vita e non possono essere rubati. Ti sei arrabbiato quando hai capito che non potevi neppure comprarli con quello che avevi nascosto nelle tue tasche e ti arrabbierai ancora quando il destino ti mostrerà il vero volto di chi ti accompagna e sorregge il tuo corpo fragile che si crede invincibile.

Ti ho voluto bene, amico mio e per questo ti ho guardato le spalle e ho dimenticato le mie.

Te ne voglio ancora e avrei voluto che andasse in un altro modo e avrei pagato un prezzo più alto di quello che adesso pago con il sorriso; avrei voluto evitarti il prezzo che presto pagherai da solo quando io non sarò lì a mettere il mio petto davanti ai colpi destinati a te.

Cose, soldi e facce saranno inutili e vecchi quando arriverà quel conto.

Io sarò ancora vivo e il mio cuore sarà forte e indomito, nonostante le ferite e grazie alle cicatrici che anche tu ci hai disegnato sopra.

Io sarò in piena luce e guarderò ogni tanto nell’ombra alle mie spalle per ricordarmi quanta strada ci ho fatto, lì nel grigio che mi sembrava la sola strada.

Ti sorriderò come quando mi camminavi accanto senza paura e per un momento tutto sarà ancora possibile.

Buona strada amico mio e che la Luce possa svelare presto il trucco e farti amare l’ombra come l’amo io; possa la Luce mostrarti chi sei davvero e non chi credi d’essere… 

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