The EASTER DILEMMA (il dubbio Pasquale)

Essere o avere? È davvero Pasqua o abbiamo soltanto un’altra festa da celebrare?

Non mi dedicherò a descrivere il senso spirituale della ricorrenza perché temo che la divagazione ci porterebbe prestissimo alla bagarre e quindi alla risposta; preferisco farlo coincidere (il senso) con l’immaginario standard di questo moderno occidente intento a credersi l’ultima difesa della libertà e dell’amore mentre combatte per interposta persona una guerra sanguinosissima, divora denaro immaginario, rivela corruzioni miliardarie a corredo del deal pandemico e ipotizza conversioni Green da praticare “costi quel che costi”, alla faccia di chi non ci arriva proprio.

La domanda, dunque, è netta: siamo disposti a mettere in pratica il significato profondo del sacrificio di Cristo sulla croce e intraprendere ora, qui e subito il cammino della riconciliazione dell’uomo tra gli uomini?

Sarò breve e quindi sommario e impreciso, non me ne vogliate. Basterà.

Se “fossimo” invece di limitarci a voler avere, saremmo tutti in attesa di notizie migliori sulla salute del vecchio Silvio nazionale e al contempo non ci importerebbe dell’albero genealogico della Schlein e neppure del suo aspetto e dei suoi gusti, pregheremmo perché finisca la sequenza ormai innegabile di morti senza causa e di malattie senza precedenti e allo stesso tempo rifletteremmo su come abbiamo trattato alcuni dei nostri medici, dipendenti, lavoratori, fratelli e chiederemmo scusa, ce ne fotteremmo di chi ha cominciato e saremmo in piazza a pretendere che qualcuno la faccia finire questa guerra schifosa e abbracceremmo più semplicemente chi abbiamo trattato finora come non vorremmo essere trattati noi; uno ad uno, ciascuno nella sua vita, tenderemmo mani e offriremmo sostanze a chi non ce la fa a pagare, a vivere, a far mangiare i figli e si nasconde sopraffatto e pieno di vergogna.

Cosa vedo? Battute velenose e auguri di una morte all’altezza della responsabilità per l’uomo di Arcore, sarcasmo e smorfie senza decenza per la nuova arrivata a capo della casa dei benpensanti, festeggiamenti bipartisan per i morti che hanno creduto di salvarsi e scrollate di spalle per quelli rimasti senza lavoro e futuro, ultras nord-atlantici che inneggiano a Bandera e filo-russi compiaciuti dell’ultima conquista intrisa di sangue, donne e uomini pieni di colombe Limited-edition e uova di cioccolata da cento euro che prenotano ristoranti fuori porta e sfoggiano outfit primavera/estate anche se pioverà, mentre passano sopra a quelli che sono rimasti indietro e gli rovinano la festa con le loro preoccupazioni.

“Abbiamo” Pasqua signore e signori, ma non “è” Pasqua…proprio per niente.

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un’icona per effettuare l’accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s…

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: