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Ci sono albe piene di promesse e poi tramonti dolcissimi e in mezzo c’è il giorno trascorso, la vita e infine il suo tempo.
Il tempo di mezzo è la vita.
È fatto di attimi magici in cui sorridi senza un motivo apparente, attimi in cui tutto è in ascolto di te.
Ci sono foto vecchie al punto da non avere più colori che ritrovano quei colori nei tuoi occhi, ed è come se fossero state scattate ieri e la radio passa una canzone mai sentita prima che parla di te come se l’avessi scritta tu.
Cammini davanti a una vetrina che hai visto mille volte e dentro ci vedi i tuoi colori e le tue forme; un solo metro più in là, lasciano il passo alla tua immagine riflessa e ti rivedi trent’anni dopo, che somigli a tuo padre ma sei ancora così piccolo e libero che ridi e piangi di gusto. Senza che crescessi, la paura è passata proprio come speravi allora.
Ridi in faccia alla vergogna che provavi e adesso si è dissolta insieme alla paura di non piacerle e lei invece ti piace ancora; adesso con la sua nuova vita, i suoi doveri, il suo profumo e i suoi capelli.
Ridi perché non vuoi che ti guardi; tanto sai che appena ti verrà vicino abbastanza sentirà tutto il richiamo degli anni passati a vivere davvero e ti riconoscerà senza neppure vederlo il tuo volto.
Quell’intreccio è indissolubile e lei manca, ma in quell’attimo fermo compare la sorella di sempre che hai trovato tempo prima e da allora non ti lascia mai, anche quando parte per i suoi viaggi e ti scrive proprio quando stai cedendo. Così anche tu riparti.
Il tempo di mezzo è lento, puoi fermarlo, e quando lo fai incroci lo sguardo di uno come te, che si è scrollato di dosso il peso di altri anni e ti sorride con un cenno e ti dice che ha capito perché ridi.
Lasci che passi avanti, mentre tiene la mano del suo amore che ha saputo riprendersi e cammina verso una meta qualunque insieme a lei.
Intorno il tempo si muove per altri che lo consumano ignari, alla ricerca di qualcosa che non possono ancora vedere e ti viene in mente che hai visto e riso dentro di te.
Chiudi gli occhi e li riapri dall’altra parte e aspetti che il sole inizi a scendere dal suo trono effimero; cambiano i colori e le scintille argentate dal mattino si sono trasformate in bagliori diffusi d’ambra e oro che accarezzano le promesse mancate e quelle mantenute.
Ti siedi davanti a quello spettacolo e provi a riposare le gambe che ti hanno portato fin qui, tutto è stato e non tornerà ma le tue labbra sorridono ancora al mare che inghiotte la luce e la trasforma in acqua immobile.
Hai visto altri tramonti in posti lontani e sai che ogni dolore guarito è pronto a tornare a dirti che c’è un tempo, in mezzo, per vivere e ridere.
Il tempo di mezzo è adesso.
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